Sirta di Forcola sembra sbucare ogni giorno, insieme al torrente, dalla stretta minacciosa fenditura della Val Fabiòlo e fermarsi a rispettosa distanza dall'Adda, con le sue case assiepate, sulle quali sovrasta la gran cupola della chiesa.
Circa l’origine della toponomastica o denominazione delle vie nel nostro paese, provo a ipotizzare un lasso di tempo che va da fine Ottocento ai primi del Novecento, quando Sirta poteva vantare una consistenza di paese tale da rendere necessaria questa operazione per fini catastali, amministrativi e, perché no, anche per la distribuzione della posta.
Leggi tutto …
Mi rivolgo in questo articolo ai numerosi turisti che scelgono di passare felici momenti in Valtellina, magari per una passeggiata o una sciata in qualche rinomata stazione climatica montana e che, nonostante partenze intelligenti e piani anticode, spesso si ritrovano imbottigliati nel traffico nel momento in cui decidono di tornare lungo la SS38, soprattutto nel tratto di strada statale che interessa anche il nostro territorio comunale.
Leggi tutto …
Riportiamo la descrizione della "Caurga" di Sirta dal libro "Italian Rock, selected climbs in northern Italy" di Al Churcher edito nel 1985. Articolo in lingua inglese.
Leggi tutto …
Non furono anni facili nemmeno a Sirta durante le diverse epidemie che periodicamente interessarono la Valtellina. Alle cause naturali, quali ad esempio la presenza di zone paludose lungo il corso dell'Adda, vanno ad aggiungersi anche altri fattori di contagio, tra i quali l'ignoranza e la mancanza di precauzioni nei riguardi dei contagiati, il tutto unito ad una certa malfidenza nei confronti dei medici...
Questo prezioso documento riporta la testimonianza diretta di un medico che ha vissuto in prima persona una di queste epidemie. Una narrazione in presa diretta che ben descrive ambienti e stati d'animo in una situazione difficile.
Leggi tutto …