Questa sezione intende raccogliere articoli e materiali relativi alle tradizionali tecniche di produzione e trasformazione dei prodotti per l'alimentazione secondo metodi tradizionali nella zona di Forcola. Produzione, conservazione, trasformazione ricette e convivialità... alla moda valtellinese.

La minestra del capraio

orticaOvvero: saperne di più di erbe spontanee.

Celeste: anche se il suo nome lascia intendere di guardare verso il cielo, oggi invece lui vuole parlarci della terra e dei suoi prodotti.

Quella terra che, soprattutto in primavera, offre a chi le sa cercare le sue primizie. Fortunati noi, abitanti di questi bellissimi luoghi, che possiamo ancora godere della raccolta delle erbe spontanee.

pannocchieL'espressione cade a fagiolo, o meglio a "grano" (turco o saraceno che sia): "la farina del mio sacco" come idea di una farina autoprodotta, nel solco di quella tradizione che si evolve da una coltivazione (ieri) di pura sussistenza e arricchimento della dieta quotidiana dei nostri avi, ad una coltivazione (oggi) che porta in se diversi valori aggiunti (per chi li sa riconoscere). 

pere sostilaIn Valtellina la frutticoltura ha origini recenti e nasce, a partire dagli anni ’50 del Novecento, in sostituzione del vigneto di peggiore qualità, quello posto sui conoidi.
Quella di Sostila è invece un’esperienza virtuosa di frutticoltura identitaria di villaggio alpino.

pesta castagneVarchiamo di poco il confine amministrativo del Comune di Forcola per recarci a Rodolo, in comune di Colorina, per la “Pesta delle castagne” nel segno di una valorizzazione di tradizioni che sono proprie delle popolazioni di entrambi i Comuni.

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